LA GUARDIA particolare GIURATA

Chi è, cosa fa

La Guardia particolare giurata (GPG) è una figura professionale che opera sia nel settore della sicurezza nel pubblico che nel settore privato, in maniera complementare e sussidiaria alle Forze dell’Ordine.

La GPG viene impiegata da enti pubblici o collettivi o da istituti di vigilanza privata (artt. 133 e 134 TULPS) allo scopo di proteggere beni (proprietà, attrezzature, denaro, ecc.) da una serie di rischi come la criminalità, ad esempio, mediante l’applicazione di misure preventive; lo fa mantenendo, generalmente, una presenza ad alta visibilità per scoraggiare azioni illegali e inappropriate, oppure vigilando alla ricerca di segni di criminalità o di altri pericoli (direttamente, attraverso le pattuglie, o indirettamente, monitorando i sistemi di allarme o le telecamere di videosorveglianza).

La Guardia particolare giurata deve vestire la divisa e svolge servizi di sicurezza armata.

Per diventare GPG, i requisiti secondo la legge sono (art. 138 TULPS):

  • Essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’UE
  • Essere maggiorenne
  • Sapere leggere e scrivere
  • Non aver riportato alcuna condanna per delitto e avere una buona condotta morale
  • Avere carta d’identità italiana
  • Essere iscritto alla cassa nazionale delle assicurazioni sociali e degli infortuni sul lavoro

Le Guardie Particolari Giurate rivestono, nell’esercizio delle loro funzioni, la qualifica di Incaricato di Pubblico Servizio.

Il titolo autorizzativo di polizia

La nomina delle guardie particolari giurate deve essere approvata dal prefetto, previa verifica dell’esistenza di un rapporto di lavoro dipendente con un istituto di vigilanza autorizzato ai sensi dell’articolo 134 TULPS ovvero con uno dei soggetti che è legittimato a richiedere l’approvazione della nomina a guardia giurata ai sensi dell’articolo 133 (enti pubblici o collettivi).  Con l’approvazione, che ha validità biennale, il prefetto rilascia altresì, se ne sussistono i presupposti, la licenza per il porto d’armi con validità di pari durata.

La GPG presta giuramento dinnanzi al prefetto. Solo dopo aver prestato giuramento la GPG è abilitata all’esercizio delle sue funzioni.

I servizi della vigilanza privata armata

Le GPG sono impiegate nei seguenti servizi:

  • vigilanza fissa;
  • vigilanza saltuaria di zona;
  • vigilanza con collegamento di sistemi di allarme e di videosorveglianza;
  • intervento su allarme;
  • vigilanza fissa antirapina;
  • vigilanza fissa mediante l’impiego di unità cinofile;
  • servizi di antitaccheggio;
  • custodia in caveau;
  • servizio di trasporto e scorta valori e servizi su apparecchiature automatiche, bancomat e casseforti;
  • servizio scorta a beni trasportati con mezzi diversi da quelli destinati al trasporto di valori, di proprietà dello stesso istituto di vigilanza o di terzi;
  • servizi di vigilanza sussidiaria. Quest’ultimi servizi, che godono di norme specifiche, si concretizzano nell’espletamento della sicurezza sussidiaria nell’ambito dei porti, delle stazioni ferroviarie e dei relativi mezzi di trasporto e depositi, delle stazioni delle ferrovie metropolitane e dei relativi mezzi di trasporto e depositi, nonché’ nell’ambito delle linee di trasporto urbano. Tali servizi sono svolti dalle GPG. Restano esclusi i servizi di controllo per il cui espletamento è richiesto l’esercizio di pubbliche potestà o l’impiego di appartenenti alle Forze di polizia;
  • servizi antipirateria marittima. Nell’ambito delle attività internazionali di contrasto alla pirateria è consentito l’impiego di guardie giurate a bordo di navi mercantili battenti bandiera italiana, che transitano in acque internazionali soggette a rischio pirateria.
Formazione

Oltre ai requisiti di legge, l’aspirante GPG deve aver superato un corso di almeno 48 ore di formazione, a cura dell’Istituto di vigilanza interessato all’assunzione. Le discipline obbligatorie sono indicate dal DM 269/2010. L’art. 138 TULPS rinvia ad un decreto ministeriale per l’individuazione dei requisiti minimi professionali e di formazione delle GPG. Ad oggi il decreto è in fase di redazione.

La GPG deve anche essere opportunamente formata nell’uso dell’arma, che è propria. E’ quindi obbligatorio il conseguimento (e il mantenimento) del porto d’arma, che richiede un periodico addestramento presso i Tiri a segno nazionali.

I servizi di sicurezza sussidiaria presso porti, aeroporti, stazioni ferroviarie e metropolitane, nonché i servizi antipirateria prevedono ulteriori e più impegnativi percorsi formativi ed addestrativi.